Tenute Gregu di Gregu Raffaele

La storia delle Tenute Gregu parte da lontano, da quando, nei primi anni 20 del 1900 in Barbagia, la famiglia Gregu si dedica, per più di novant’anni, alla coltivazione della vite e alla produzione di vino. Da allora le strade della famiglia Gregu e della viticoltura si sono separate ma il legame con la terra e il vino non è mai finito. Col tempo queste radici hanno acquisito forza e consapevolezza pronte per trasformarsi in un solido legame sul quale far crescere giovani ceppi. Oggi questo legame si fa più intenso e vitale grazie all’iniziativa dei nuovi rami della famiglia, i rami più giovani e intraprendenti che, stabilitisi in Gallura, hanno ripreso le origini di famiglia, gli insegnamenti degli antenati e la tradizione vinicola sarda unendole ad una visione nuova in un progetto vitivinicolo che vuole essere espressione di tradizione e innovazione, di qualità ed eccellenza nella produzione dei vitigni tipici della Gallura come il Vermentino di Gallura Superiore DOCG. Una sfida che la famiglia Gregu affronta con uno spirito giovane ma radicato nella tradizione vitivinicola sarda, un legame con la terra che continua e si rinnova. I terreni delle Tenute Gregu si estendono su una superficie di circa 50 ha nelle campagne di Calangianus, in Gallura, su un terreno da disfacimento granitico a 500 m. slm. che, unito ad un microclima particolare, rendono questo habitat ideale per la coltivazione della vite conferendo ai nostri vini eccezionali sfumature e intensi profumi. Un contesto unico ed incontaminato ai piedi dei Monti del Limbara, sede del Parco Regionale del Limbara, tra olivastri e sugherete secolari immerso in profumi di menta selvatica, fragoline selvatiche e mirto, dove il muflone, il daino e l’aquila reale vivono in armonia. La superficie vitata si estende su circa 30 ha suddivisi in due grandi appezzamenti che godendo di altitudine, esposizione e microclima differenti conferiscono diverse sfumature al vitigno principe della Gallura, il Vermentino di Gallura Superiore DOCG, che rappresenta l’85% della superficie vitata.